Rifugi di Lombardia

La Val Taleggio è un luogo particolarmente dolce della bergamasca, dove il paesaggio armonioso e curato, con gruppi di baite disseminate tra pascoli e boschi, riporta ad atmosfere di altri tempi.

A pochi chilometri da Bergamo, questa località un po’ appartata offre al visitatore facili passeggiate ma anche qualche itinerario più complesso, dove è possibile divertirsi tra roccette e sentieri avventurosi. La valle è molto famosa per i suoi formaggi e vanta, oltre al taleggio naturalmente, altri prodotti d’eccellenza come lo strachitunt, il roccolo e lo stracchino all’antica.

ITINERARIO
La salita al Pizzo Baciamorti è un itinerario che permette di scoprire una montagna ancora vissuta, dove i vecchi tratturi vengono utilizzati a tutt’oggi per la transumanza del bestiame, e dove i prati e i pascoli hanno un ruolo importante nella vita della comunità. Dal rifugio ci si avvia in direzione nord verso l’ex rifugio Cesare Battisti e, superatolo, si prosegue in direzione della Bocchetta di Regadur, che si raggiunge incrociando il sentiero 101. Messo piede sulla cresta spartiacque, si procede in direzione est fino alla Baita Cabretondo per poi prendere l’evidente traccia sulla sinistra che conduce alla cresta del Monte Aralalta (1 h dal rifugio). Giunti in vetta (2006 m) si continua per il crinale sino a raggiungere il Pizzo Baciamorti, 2009 m, da cui si gode un panorama molto aperto.

ACCESSO AL RIFUGIO
Il rifugio si raggiunge a piedi da Capo Foppa in circa un’ora. Da Pizzino una strada svolta a destra alla volta di Arighiglio, S. Antonio, Retaggio e Capo Foppa, dove si trova parcheggio (1284 m) e dove, sulla sinistra, si imbocca il sentiero 120 che conduce al rifugio (335 m di dislivello, 1 h di cammino). Gestito dall’associazione Mato Grosso, il rifugio Gherardi è posto su un ampio, dolce pascolo panoramico.