Anello del Pizzo Tre Signori
- Difficoltà: Escursionista
Dal rifugio, precedentemente raggiunto in circa un’ora (oppure in seggiovia) dal grande parcheggio di Pescegallo, si risalgono gli ampi pascoli fino al passo di Salmurano.
Da qui piegando a destra sul sentiero 101 si raggiunge una stretta e ripida gola. Al termine di questa, sulla sinistra si notano delle evidenti tracce che portano a incrociare nuovamente il sentiero 101 (che volendo si poteva seguire integralmente per una tappa al rifugio Benigni); seguendo il sentiero nella direzione del rifuggio grassi si toccano la bocchetta di Valpianella e la cime di Giarolo.
Qualche centinaio di metri dopo questo culmine, dove il sentiero comincia a scendere con decisione, lo si abbandona in corrispondenza di un masso con l’indicazione P3S, per percorrere una traccia poco faticosa ma con tratti molto esposti. Superata la formazione della Sfinge e raggiunta la bocchetta d’Inferno, la cima del Pizzo resta proprio sopra di sé, non resta che raggiungerla per evidente sentiero indicato a ometti.
Per la discesa dopo un centinaio di metri ripercorsi sui propri passi, si tiene il versante nord della montagna seguendo le indicazioni per il rifugio Falc.
Raggiunto questo si prosegue la discesa toccando il lago d’Inferno, il lago di Trona (entrambi da attraversare direttamente sul muro della diga), quindi in breve risalita per l’alpeggio di Pic e quindi nuovamente al parcheggio di Pescegallo. Itinerario dall’ambiente vario e stupendo, panorama grandioso, da non sottovalutare per possibili problemi di orientamento in caso di maltempo e da evitare da escursionisti soggetti a vertigini.
Diff. EE, dislivello complessivo 800m ca., percorrenza 8 ore
8 h
complessivo 800m