Un'avventurosa ascensione alla Punta Trubinasca
- Durata complessiva: 10:00
- Difficoltà: Escursionistico EE (passaggi di I°e II°)
Un’itinerario per gli appassionati di natura selvaggia e cime con nomi altisonanti. Il Pizzo Trubinasca ha tutto, anche un po’ di avventura e qualche passo tra le rocce.
E’ consigliato partire presto da Novate Mezzola, lasciando l’auto a Mezzolpiano 316m per poi salire lungo la mulattiera che porta in Val Codera.
Il sentiero è splendido e panoramico e in un’ora e mezza porta all’abitato di Codera (825m). Ora il sentiero è più riposante e procede lungo la valle fino al rifugio Bresciadega e successivamente al rifugio Brasca.
Dal rifugio Brasca inizia la salita vera e propria, seguendo il sentiero n.12. Dopo c.a. 2 ore, in ambiente di rara bellezza e selvaggio si raggiunge l’Alpe Sivigia 1903m. Dall’alpe ci si sposta a sinistra e si evita il sentiero per Bocchetta Teggiola per proseguire verso il bivacco Pedroni, che si raggiunge in c.a.1 ora e 20 minuti. Ad inizio stagione è facile dopo il bivacco trovare ancora dei nevai, quindi è consigliato portare dei ramponi e piccozza.
Dal bivacco si devia leggermente a destra e si inizia a salire il ripido pendio che porta direttamente sotto il Pizzo. Si deve evitare il sentiero che porta al Passo di Trubinasca. Raggiunta la base delle roccette (evitare di tentare la cresta), con attenzione le si risalgono e in circa 2 ore si raggiunge l’omino di vetta a 2918m Il panorama è spettacolare e offre una vista piuttosto inedita della parete NO del Pizzo Badile. E’ fortemente consigliato evitare l’escursione in giornata e pernottare al rifugio Brasca.
In alternativa si può pernottare al rifugio Gianetti e per il passo di Porcellizzo portarsi verso il bicacco Pedroni il 2° giorno.
4 ore al rifugio Brasca da Novate Mezzola.
5.5 ore e mezza dal rifugio alla Punta Trubinasca.
1000m il primo giorno
1618m il secondo giorno