Pilastri Del Lago - La Via Del Gaggia
- Durata complessiva: 3:00
- Difficoltà: 5c. passo di 6a+/A0.
I Pilastri del Lago sono un settore della Val Malenco molto interessante. Arrampicare con alle spalle i giganti delle Retiche è emozionante. Una scalata molto particolare su serpentino, mai da sottovalutare e se si ha un po’ di tecnica davvero divertente.
Avvicinamento: Dal parcheggio sotto il rifugio Zoia andare a piedi lungo la strada per 10 min. La via attacca all’estrema sinistra dei pilastri all’altezza di un diedro sopra un conoide detritico. Individuare la via è facile, troverete una targhetta con il nome con un fix a 4 metri sulla placca.
La via del Gaggià è stata aperta nel settembre del 2014 in ricordo di Luca Gaggianese, istruttore della scuola “Silvio Saglio” CAI SEM di Milano, scomparso negli Ecrins nel 2012.
L1: 5c, 35 metri: Salire la prima placca, seguire i fix, alcuni passi da tenere con fermezza. Sosta a fix.
L2: 5a, 45 metri: Superare alcune rampe (fix distanti) fino ad arrivare, ad una placca sulla sinistra, più appoggiata. Sosta a fix
L3: 5b, 30 metri: Evitando la via con roccia sempre umida se non bagnata, salire per rocce tenendo leggermente la sinistra e puntando uno spigolo-diedro fino ad un cengia erbosa.
Qui troviamo due soste, una all’attacco del tiro e una sopra il tiro successivo.
L4: 5c, 30 metri: Scalare il muro iniziale con passi delicati (protetti) per raggiungere una parte di roccia più rotta e facile. Proseguire fino sotto al muro strapiombante. Sosta a fix.
L5: 6a+/A0, 60 metri: Questo è il tiro chiave della via. Superare il muro muovendosi sul diedro a destra. Proseguire su placca con piccole fessure fino ad un punto dove la parete diventa più scura. Spostarsi ora in diagonale verso sinistra (seguire i fix) fino a guadagnare una cengia dove troveremo la sosta.
L6: 5c, 25 metri: Dalla cengia riprendere sullo spigolo verticale. Superati 3 fix la parete diventa più appoggiata. A sinistra troviamo delle roccette per raggiungere la sosta.
L7: 3b, 20 metri: Passaggio facile verso sinistra su rampa appoggiata. Poi in sosta su grande masso e successivo prato.
Discesa: A piedi su traccia segnalata con ometti. Si scende dal versante della Val Poschiavina. 30min
3 ore.
250 metri.
Attrezzatura: Via protetta a fix in tutti i passaggi più difficili; per chi volesse integrare le protezioni sono quindi consigliabili friend (dallo 0,5 al 2) e dadi.
Corde > 60 metri.