Traversata panoramica della Val Biandino al Rifugio Santa Rita
- Durata complessiva: 4:00
- Difficoltà: WT2
Pian delle Betulle: Una delle ciaspolate più panoramiche a cavallo tra Valsassina e Val Varrone
Quella del Rifugio Santa Rita è una lunga ciaspolata, ben 11Km, per gambe allenate. La fatica però viene ripagata da panorami infiniti tra Valsasassina e Valvarrone lungo una grande dorsale da est a ovest.
Un’escursione fattibile in tutte le stagioni ma che di inverno diventa un po’ più impegnativa e richiede buona capacità di valutazione dell’ambiente invernale e delle proprie capacità.
Consigliato dormire al Rifugio Santa Rita per spezzare in due giorni l’andata e ritorno.
Lasciata l’auto a Margno si prende la funivia che porta a Pian delle Betulle. Arrivati a monte si prende una strada che parte alle spalle dell’abitato in direzione dell’Alpe Ortighera e Alpe Oro.
Giunti al tornante prima dell’Alpe Oro si prosegue a sinistra verso Alpe Ortighera lungo un tratto più ripido. Si guadagna rapidamente altitudine fino all’alpeggio per poi proseguire in direzione Est verso il Cimone di Margno.
Si supera per mulattiera, il Cimone di Margno e si raggiunge il Cantone Grande (1736m) svalicando sul versante opposto. Ora si prosegue verso Cima d’Olino che andrà superata dal versante Nord.
Raggiunta la bocchetta d’Olino si avanza verso la bocchetta di Agoredo facendo attenzione a rimanere in quota e mai scendere lungo le varie deviazioni. Tutto l’itinerario si svolge su ampia dorsale e va assolutamente evitata la discesa sui versanti.
Ora ci troviamo a metà percorso. Alla destra si vede molto bene la Val Biandino chiusa in fondo dal Pizzo Tre Signori, a sinistra la Val Varrone e davanti a noi il Pizzo Cornagiera che si sorpassa tenendolo sulla sinistra.
Superato il pendio del Pizzo Cornagiera si prosegue sulla Costa di Biandino tenendosi sempre sulla dorsale. Attenzione: I pendii sotto il pizzo Cornagiera vanno affrontati solo con manto nevoso stabile e mai dopo recenti nevicate.
L’ultimo tratto si svolge poco sotto la dorsale, esposto a Nord, fino a raggiungere il rifugio Santa Rita.
Rientro per l’itinerario di andata.
Il percorso non è esente pericoli. Si tratta di un percorso che va intrapreso con esperienza e adeguato allenamento, quindi per esperti.
4 ore solo andata.
720m salita
241m discesa.