Layover at Curò Hut towards the Barbellino Lakes
- Difficoltà: Escursionista
In Upper Seriana Valley, at the foot of the highest peaks of the Orobie mountain range, dominated by the rock pinnacles of Pizzo di Coca, Recastello, Mount Gleno, Pizzo Torena, two lakes with the same name, Barbellino, extend.
Climbing up from Valbondione you find the biggest of the two lakes first, supported by a giant dam that is opened once a year to allow people to admire the spectacular waterfall of Serio Falls. The second, smaller, is the Natural Lake of the Barbellino, at about one hour hike from the first one, surrounded by an environment of wild beauty, with snowy slopes flowing into its waters until the end of the season.
Si parte dalle case Grumetti di Valbondione; dal paese si continua lungo il fondovalle sino alla fine della strada asfaltata: il parcheggio qui è sempre affollato per cui conviene o arrivarvi la mattina molto presto o lasciare l’auto al parcheggio nei pressi del paese.
Vicino al parcheggio un bar ed una santella: a destra di quest’ultima parte un sentierino (in questo tratto non segnalato) che piega subito a destra e risale un ripido bosco sino a sbucare sulla stradina sterrata che arriva da Lizzola dove si ritrova il segnavia. La si segue a sinistra per un lungo e monotono mezzacosta che conduce sotto ai roccioni che sostengono il vecchio rifugio Curò. Al primo tornante si stacca a sinistra un impervio sentiero: è una scorciatoia adatta a chi ha buone gambe e piede fermo ed esperto e permette di risparmiare circa mezz’ora di cammino: la scorciatoia sbuca in alto a poca distanza dal rifugio (corda metallica nel tratto più esposto). Chi vuole godersi invece un percorso più tranquillo segue la stradina che ora s’inerpica a tornanti lungo il fianco sudoccidentale del Monte Verme e conduce al rifugio Curò posto proprio all’imbocco del vallone che ospita il Lago del Barbellino.
La stradina ora diventa mulattiera e corre alta sulla destra del grande bacino d’acqua, supera su di un ponticello in ferro il rombante corso d’acqua che scende dalla Val Cerviera e continua sino alla fine del lago lasciando a destra i sentieri che salgono il primo verso il Monte Recastello ed il secondo verso il Monte Gleno.
Oltre il lago la mulattiera segue la curvatura della montagna costeggiando lo spumeggiante Torrente Serio ricco di cascatelle, piscine naturali, gorghi d’acque, meandri rocciosi. Attraversato il torrente su un ponticello, si lascia a sinistra il sentiero che porta ai laghi della Malgina e, in breve, si arriva sulla sponda nordoccidentale dell’azzurro Lago Naturale di Barbellino ai piedi delle impervie pareti del Pizzo Strinato e del Pizzo Torena che sfiora quota tremila.
dalla rubrica Zaino in Spalla pubblicata da Fausto Camerini su Bresciaoggi
3.30 ore
1060 mt