Trekking del Sentiero Roma
- Durata complessiva: 23:00
- Difficoltà: Escursionistico EE, parti attrezzate con catene
Il sentiero Roma è stata una delle prime Alte Vie delle Alpi sul territorio italiano. Il tracciato percorre i lati più selvaggi delle Alpi Retiche passando sotto il famoso Badile e il Monte Disgrazia. Un’emozionante trekking adatto ad una vacanza in quota per gli escursionisti più attivi.
Il Sentiero Roma è uno dei più impegnativi d’Italia. Il percorso collega la Val Codera (da Novate Mezzola) con la Val Masino e la Val Malenco. Le montagne che si incontrano lungo il cammino sono molto famose come il Badile, il Cengalo e il Disgrazia.
Il percorso si sviluppa perlopiù in quota tra i 1500m e i 2500m e i tempi per percorrerlo variano molto a seconda del proprio passo e dal numero di tappe, in rifugio, che si vogliono organizzare.
Normalmente l’intero percorso si percorre in una settimana, ma è possibile ridurlo ai soli rifugi della Val Masino riducendolo a 4/5 giorni.
L’itinerario è lungo 55m chilometri, che si percorrono tra pascoli, pietraie e alcuni tratti attrezzati con corde fisse e catene. Per questo motivo è indicato ad escursionisti esperti, anche senza una vera e propria preparazione alpinistica e deve essere affrontato con l’adeguata attrezzatura.
Prima tappa
Da Novate Mezzola a Rifugio Brasca
Si parte a nord di Novate Mezzola, a quota 316 metri, dirigendosi verso il ripido sentiero che sale per la Val Codera, tra boschi e curve. La pendenza è notevole, fino in località Avedeè, 780 metri, quando il percorso diventa più dolce fino al paese di Codera, sugli 825 metri: il tutto si fa in circa 2 ore.
Si prosegue verso la località Piazzo, 1140 metri, quindi Bresciàdega, 1214 metri e il suo rifugio. Ma la tappa finale è il Rifugio Brasca, 1304 metri, 48 posti letto, aperto da giugno e settembre.
Seconda tappa
Da Rifugio Brasca a Rifugio Gianetti
Il secondo giorno dal Rifugio Brasca si prende il sentiero che entra nel bosco in modo piuttosto ripido che sale un po’ tortuoso.
Si continua a salire per l’Alpe Averta, 1950 metri, e ancora verso il Passo del Barbacan, 2598 metri. Da qui la pendenza si addolcisce e, lasciata alla spalle la Val Codera, si entra in Val Masino, esattamente siamo in Val Porcellizzo, con un po’ di sali e scendi per circa un’ora fino al Rifugio Gianetti.
Terza Tappa
Dal Rifugio Gianetti al Rifugio Allevi Bonacossa
Dal Rifugio Ginetti si parte verso est. Si inizia con un tratto pianeggiante, un sali e scendi e poi una impennata decisa nella salita, con tratti attrezzati e la presenza di corde e catene, soprattutto nell’ultimo tratto di questa tappa cioè Passo Camerozzo, 2765 metri.
Ora si scende verso la Val del Ferro, anche questa parte è caratterizzata da catene fisse: è piuttosto difficile, portare l’attrezzatura da ferrata fino ad arrivare al Bivacco Molteni Valsecchi. 2510m
Si prosegue per sali e scendi verso il Passo del Qualido, 2647metri, scendendo poi nella valle omonima per raggiungere a quota 2600 il Passo dell’Averta. Per arrivare alla meta finale ci sono tratti attrezzati con corde e camminamento su pietraia.
Quarta tappa
Dal Rifugio Allevi Bonacossa al Rifugio Ponti
Partenza e arrivo Rifugio Allievi, Rifugio Ponti
Il sentiero che parte dal Rifugio Allievi è inizialmente su pietraia, si segue in direzione sud est per raggiungere senza difficoltà il Passo del Torrone, 2518 metri. Ora, con attenzione, si avanza utilizzando le catene e scendendo in un ripido e stretto canale, per poi risalire verso il Bivacco Manzi Pirrotta.
Ora inizia il nevaio, lo si oltrepassa fino a raggiungere un canalone prima di arrivare al Passo del Cameraccio, 2950 metri. Ora con prudenza bisogna superare diversi tratti con catene fino al Bivacco Kima, luogo da dove si possono ammirare le cime del Disgrazia e la Val di Mello.
Superato il bivacco si scende per poi risalire verso la Bocchetta Roma, 2840 metri. Ci sono catene lungo la risalita in questo tratto piuttosto impegnativo. Finalmente siamo nella Valle di Predarossa da cui si scende tra i sassi per giungere al Rifugio Ponti.
Quinta tappa
Dal Rifugio Ponti a Chiesa Valmalenco.
Questa, ultima tappa del Sentiero Roma, inizia oltrepassando la morena del ghiacciaio del Digrazia per salire poi al Passo di Pietrarossa
Si tratta di un tratto faticoso. Superato il passo, 2836 metri, è tutto in discesa: si lascia la Val Masino e si fa la conoscenza della Valmalenco, scendendo verso il Rifugio Bosio (dove è possibile se si è stanchi spezzare la tappa in due giorni).
Ora si scende di nuovo in direzione nord-est per raggiungere Primolo, 1274 metri, e Chiesa Valmalenco, 960 metri di altezza.
1° tappa: 4 ore e mezza
2° tappa: 6 ore
3° tappa: 6 ore e mezza
4° tappa: 6 ore e mezza
5° tappa: 5 ore
1° tappa: 1000m
2° tappa: 1290m
3° tappa: 550m
4° tappa: 1100m
5° tappa: 380m
(solo salita)