Arrampicare in un ambiente selvaggio e incontaminato nella conca del Blumone.
- Difficoltà: dal III al VII grado
Il massiccio del Blumone è di grande importanza alpinistica per il gran numero di vie di arrampicata interessanti, in special modo sul versante occidentale.
Il granito ottimo e la particolare posizione geografica fa si che le sue pareti possono essere salite da primavera ad autunno inoltrato.
La parete Sud Ovest del Cornone di Blumone presenta una trentina di vie di arrampicata, ogni climbers può scegliere a seconda del suo estro e capacità, dalle vie facili, per chi è al primo approccio, alle più difficili, tutto in wilderness.
I nomi delle vie sono diventate famigliari a un folto gruppo di estimatori verticali:
– la via dei Pilastri Rossi che porta all’anticima , 300m di sviluppo difficoltà V grado,
– la via dei Diedri difficile arrampicata libera, sviluppo 300m difficoltà grado VI/VI+ ,
– lo spigolo ovest o via Maffei, elegante e divertente itinerario ben frequentato, 350 m di dislivello con difficoltà III e qualche tratto IV grado
– Riti magici al Chiaro di Luna moderna via con 250m di dilivello, VII grado chiodata a spit con ritorno attrezzato a doppie da 25m.
– La via più continua e apprezzata è Sogno di Elena: dislivello 350 m difficoltà dal III al VI grado; ma sono veramente tante le vie e tali da soddisfare ogni richiesta.
Senza dimenticare la possibilità di allenarsi alle “palestrine” che si trovano fra il p.so della Vacca e il rifugio Tita Secchi.
Tutte queste salite sono a 15 minuti dal rifugio Tita Secchi, (un rifugio attrezzato per soggiorni confortevoli pur senza snaturare la tipicità della allocazione.) a poche ore dai rifugi Tassara e Passo Crocedomini (raggiungibili in auto).
15 minuti dal Rifugio Tita Secchi alla base delle pareti
100 mt